Non riconoscere la complessità delle interazioni
entro cui la mente umana prende forma
significa negare una parte essenziale dell’essere umano,
rinunciando così al raggiungimento della piena realizzazione.
Bateson, E. Morin
Per decenni il benessere ha portato l’essere umano ad una sempre maggiore individualizzazione: ciascuno di noi si è abituato a pensare di poter essere autonomo da legami, relazioni. L’uomo di oggi ritiene di non aver bisogno di altri, e in caso di necessità fa riferimento all’acquisto di prestazioni e di servizi che, fornendo risposte immediate ai bisogni, lascia l’illusione di aver colmato la richiesta.
Questo eccesso di prestazioni ha portato le persone a isolarsi sempre di più dall’altro, dal vicino, da chi ci circonda, dagli affetti. E’ venuto meno il nostro riconoscimento come persone. E’ dovere della cooperazione sociale, esprimersi ed essere esemplare nei propri comportamenti e generare un nuovo modello di comunità.
Avere uno sguardo ampio rappresenta per il Consorzio Ribes un’occasione unica per innescare, nella realtà di oggi, cambiamenti etico-valoriali significativi, orientati nella direzione della solidarietà, dell’impegno e dell’autenticità esistenziale, agendo attraverso tutti i livelli nell’ottica della complessità come sistema fondante della persona.
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