CURARE

WELFARE CHE RIGENERA

LA NOSTRA SCELTA DI CURA

Nell’idea del filosofo tedesco Martin Heidegger la cura è capace di aprirsi al mondo abbracciando tutti i comportamenti vitali. Un concetto di curare che supera l’idea del semplice “stare insieme” e arriva ad indicare la nostra co-esistenza con gli altri.

 

LA CURA DELLE RELAZIONI

Il patrimonio di competenze, di esperien­za, di relazioni è la risorsa primaria della nostra idea di cura, qualità sostanziale del nostro procedere.

 

Due modi di prendersi cura

So­stituendosi all’altro, e quindi dominandolo e rendendolo dipendente oppure creando le condizioni per cui l’altro sia libero per la propria cura e quindi liberandolo. Che la stessa locuzione aver cura possa denotare due aspetti così diversi e con­trastanti segnala una tensione a moltepli­ci modi delle relazioni umane e, per quan­to ci riguarda, di fare impresa sociale


Le politiche del Consorzio

All’interno di questo quadro di riferimento le politiche del Consorzio superano l’idea di cura prestazionale e quantitativa per introdurre il valore della qualità, o meglio delle qualità, che il nostro “fare welfare” deve accompagnare, sostenere e promuovere

Gli interventi concreti

In quest’ottica, allora, gli interventi socio-sanitari e sanitari, siano essi rivolti ad anziani, minori, persone diversamente abili, non possono limitarsi a rispondere ai bisogni degli uten­ti. Nei luoghi di cura di Ribes (il Centro Diurno Disabili La Gabbianella di Caravaggio e la Comunità Socio Sanitaria Casa Emmaus) e delle sue cooperative, infatti, si intrecciano ine­stricabilmente le più intime vicende della vita umana.

Competenze ed esperienze

A questo compito intendiamo rispondere valoriz­zando proprio quel patrimonio di competenze ed esperienze, con l’idea di un welfare che rigenera la cor­rente calda del tessuto sociale, costruen­do benessere per la persona.